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Dark Side

Altar of the Fatherland, RomeDark Side è una serie fotografica ispirata allo straordinario lavoro dell’artista Irene Kung. Ho sempre guardato con ammirazione il suo lavoro ‘La città Invisibile’.
La non-presenza umana restituisce ai luoghi fotografati un distacco dalla realtà, ogni elemento di disturbo è volutamente escluso come a voler lasciare lo spettatore solo in contemplazione.
L’oscurità, la pace ed il silenzio sembrano regnare sovrane su alcuni dei palazzi, piazze e monumenti più famosi al mondo.
Dark Side Gallery

Oniric Vision

Eternal CityDream State of the Eternal City

La visione onirica di Trinità dei Monti e della fontana della Barcaccia risale ad un periodo davvero particolare della vita della Città Eterna. Giorni particolari, sia per i fedeli che attendevano l’elezione del nuovo Papa, sia per tutto il popolo italiano che, proprio in quei giorni, si trovava senza un governo certo e con un Presidente della Repubblica da eleggere. Un vero vuoto di potere istituzionale e spirituale. Proprio la notte prima dell’elezione di Papa Bergoglio ho catturato questa immagine di Trinità dei Monti e della fontana della Barcaccia che può ben rappresentare il momento di grande incertezza e inquietudine che si stava vivendo.

The tourist’s Maharaja

The Tourist's MaharajaHo iniziato a guardare i ritratti fatti durante il mio viaggio indiano a distanza di circa due anni. Il mio impatto con questo immenso paese non è stato dei migliori. Ho cercato di prepararmi alla povertà, alle scene forti che avrei visto. Ma non si arriva mai in India del tutto preparati a ciò che si vedrà. Solo oggi posso guardare questi ritratti con un senso di nostalgia. Questo ritratto è stato scattato al palazzo Meherangarh (Jodhpur), in Rajasthan. ll Maharaja dei turisti è un uomo davvero molto fotografato, lo posso garantire!

Berlin!

Berlino e la sua unione. Berlino e la sua divisione. Sono passati 25 anni dalla caduta del muro, ma girando per le strade di questa città si percepisce ancora come la sua storia, che in fin dei conti ha contrassegnato la storia di tutto il mondo, riviva attraverso il monumento della Shoah, i pochi pezzi di muro rimasti, le tracce di esso sulla strada. Questa città ha vissuto per circa quarant’anni una specularità, una contrapposizione tra Est ed Ovest, tra Usa ed URSS, tra ricchi e poveri, tra libertà e regime. Al tempo stesso oggi, riunificata e pacificata, vede nei sui palazzi una voglia di colore, di scrollarsi di dosso quel senso di oppressione e penitenza che ha dovuto vivere quasi come la pena da scontare per ciò che è stato il nazismo. Nelle tessere del mosaico tutto sembra speculare e contrapposto (tranne due tessere). L’insieme sembra far intravedere un viso che è la somma di tutte le sue parti spigolose e contrapposte, una consapevolezza collettiva finalmente libera dalle divisioni.

Metropolitan

American DreamLa sala egiziana al MET di New York è una delle più suggestive di tutto il museo, probabilmente una delle più suggestive fra tutti i musei del mondo. Essa ospita il Tempio di Dendur ed ha una immensa parete di vetro: è una meraviglia ammirare il tempio verso il tramonto, quando la luce rosa penetra all’interno donando al tempio un’aurea misteriosa. Con tutta questa meraviglia alle mie spalle, il custode del museo stancamente appoggiato ad una parete, mi stava osservando chiedendosi il motivo di questo mio interesse verso di lui…

La Rambla

Tempi ModerniPercorrere la Rambla a Barcellona è un’esperienza davvero unica. Persone e personaggi percorrono questa via da tempo immemorabile. Affermando la propria libertà, il proprio anticonformismo o, semplicemente, curiosando fra i negozi e le bancarelle. Barcellona è una delle città che più ho amato percorrere e visitare. Adoro la sua gente, adoro il suo clima. Certamente nel 2011, in concomitanza di un’altra mia visita a Barcellona, ho trovato, nonostante tutto, un clima un po’ diverso. Gli ‘Indignados’ ne riempivano le strade protestando contro contro il sistema economico sfibrato dalla crisi.

Barber Shop

Indian's peopleIn questo antico villaggio del deserto del Thar, Khuri, ho trovato curioso che la grande maggioranza delle abitazioni fossero realizzate con terra e paglia ma che il ‘barbiere’ e pochissime altre case fossero costruite con mattoni. L’uomo sulla sinistra era seduto sulla sedia del barbiere all’interno dell’abitazione. Appena mi ha visto mi ha chiesto di essere fotografato, ma solo dopo che il barbiere avesse finito. A quel punto, uscito dal negozio, si posiziona davanti a me, mentre il barbiere già stava seduto e fumava una sigaretta. Mi piace questo ritratto, vedo nei loro occhi tutta la diffidenza riservata agli occidentali, in contrapposizione alla loro voglia di essere fotografati.

Subway Entrance Times Square

SubwaySubway Entrance Times Square

Migliaia di persone transitano ogni ora attraverso l’entrata della metropolitana a Times Square. Un vero e proprio fiume di gente che sembra emergere o essere inghiottita da questa enorme grotta luccicante. Adoro New York, adoro le sue insegne, le sue luci dei neon.

American Dream

American Dream“Sono venuto in America perché mi avevano detto che le strade erano lastricate d’oro. Le tre cose che ho capito quasi subito sono che le strade non erano lastricate d’oro, anzi le strade non erano lastricate affatto e che aspettavano me, per lastricarle….”

 

Anonimo italiano Museo dell’Immigrazione, Ellis Island